Dopo una lunga fase di sperimentazione, Twitter ha introdotto una nuova funzione che invita le persone a rivedere il contenuto di un tweet, quando il sistema giudica che potrebbe essere offensivo.
Pochi giorni prima del 29 aprile, quando era attesa l’udienza preliminare (poi rimandata al 25 maggio) per i quattro agenti dei servizi egiziani imputati nella tortura e omicidio di Giulio Regeni, un misterioso video è iniziato a circolare su YouTube.
Kaitlyn Tiffany su The Atlantic scrive a proposito di una serie di libri, Remember the Internet, che parlano della storia recente del web e di quella serie di sottoculture e comunità che nel tempo vengono cancellate dalle rimozioni di pagine e di file.
La Commissione per la protezione dei dati irlandese (su pressione della Commissione Ue) ha aperto un’indagine sul #Facebookleak di cui ho scritto la scorsa settimana, ovvero sulle circostanze che hanno portato alla diffusione (leak) delle informazioni personali di 533 milioni di utenti, tra cui molti europei – e moltissimi italiani (CorCom).
Il 3 aprile un ricercatore di sicurezza, Alon Gal, ha segnalato che un leak di dati personali su 533 milioni di utenti Facebook, contenente molti numeri di telefono – già da lui stesso segnalato mesi prima perché dopo essere circolato in modo più underground qualcuno si era messo a venderne l’accesso su Telegram, come allora riportato da Vice – ora circolava liberamente e gratuitamente.
Risale al 2019, ma se ne riparla in questi giorni dopo la diffusione di email e cellulari di oltre 500 milioni di account, molti italiani
Continua a leggere: Cosa sappiamo sull’enorme perdita di dati di Facebook
Fonte: il Post Internet
Visto che riparte il discorso sulla censura o meno di chi usa dei mezzi privati come i social network per propagandare le proprie idee, e visto che, alle solite, c’è chi si scandalizza per la censura e chi invece si scandalizza per la marea di falsità, fake news, incitazioni all’odio che i SW ospitano, chiediamoci una cosa: non sarebbe più semplice considerare i social editori, e corresponsabili di quello che diffondono?
Come forse sapete, anche se questa volta non ha avuto molta rilevanza mediatica, si è tenuta l’ennesima audizione dei Ceo di Facebook, Twitter e Google davanti ai legislatori del Congresso Usa.
Due gravi incidenti di cybersicurezza stanno plasmando la politica estera americana della nuova amministrazione Biden, forse come mai prima era successo.
Sta succedendo qualcosa di terribile, eppure nessuno in Italia ne parla. Ad inizio gennaio un gruppo hacker cinese, sfruttando una falla zero day di Exchange, ha iniziato ad infettare server di posta in tutto il mondo e proprio l’Italia, secondo i primi dati raccolti, sarebbe uno dei paesi più colpiti .
La Commissione europea ha annunciato la presentazione di un progetto di “passaporto vaccinale” entro questo mese. “La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – scrive Le Monde, ripreso da Internazionale – ha avanzato l’idea di una piattaforma in grado di “collegare le diverse soluzioni nazionali”.
“Riteniamo che il principe ereditario saudita Muhammad bin Salman abbia approvato un’operazione a Istanbul, in Turchia, per catturare o uccidere il giornalista saudita Jamal Khashoggi.
Il Guardian, citando ricerche di gruppi che studiano i finanziamenti all’estrema destra, sostiene che parecchi gruppi o individui, compresi alcuni coinvolti nell’attacco al Parlamento americano, hanno ricevuto nell’ultimo anno oltre un milione e mezzo di dollari utilizzando piattaforme di social media, criptovalute, enti che beneficiano di esenzioni fiscali o altri strumenti di raccolta fondi.
WhatsApp ha annunciato che da oggi si possono fare chiamate e videochiamate anche sulla versione desktop dell’applicazione, disponibile sia per PC che per Mac.
hookii utilizza cookie di terze parti per funzionare al meglio. Cliccando su OK, l'utente del sito acconsente all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare su Leggi di più.OkLeggi di più