Puntata 590 con Anna e Marco a i microfoni e Valeria che intervista Claudia Storti.
In apertura Anna spiega il concetto dell’equilibrio asimmetrico nella popolazione tra mancini e destri, utilizzando come esempio la teoria evolutiva basata sui pesciolini africani che mangiano la pelle dei pesci più grossi.
Luca ci parla di skincare coreana e dell’importanza in generale della cura della propria pelle, non solo per motivi estetici ma soprattutto di salute, e di tutta la scienza che sta dietro un argomento apparentemente frivolo.
Ilaria racconta due studi su Cell che mostrano come combinazioni genetiche inaspettate generino innovazione. Il primo ricostruisce l’antica origine ibrida della patata: un incrocio tra linee affini a pomodoro ed Etuberosum ha favorito l’emergere del tubero e l’occupazione di nuovi ambienti.
In studio virtuale per la puntata 587 di Scientificast abbiamo Kuna e Leonardo. Iniziamo ricordando la vita accademica e l’eredità di James Watson, fatta di grandi intuizioni, fortuna e alcune infelici uscite, approfittandone per chiarire la questione della “foto rubata” che non è così semplice come la si racconta.
Puntata 586: Francesca e Marco sono ai microfoni in interna. Apriamo con Francesca che parla di un metodo innovativo per misurare da semi-remoto l’acidità degli oceani e della rilevanza per il riscaldamento globale.
In questa puntata, con Luca e Giuliana in conduzione, cominciamo con un “angry-scientificast” perché il 22 ottobre in senato c’è stata una conferenza stampa su iniziativa del senatore Gian Marco Centinaio sulla macchina (presunta) di Majorana – Pelizza.
In questa nuova puntata non possiamo non cominciare ringraziando gli ascoltatori che sono venuti a trovarci nella grigia Ginevra per una giornata con visita al CERN, alla città, e tradizioni culinarie a base di latticini!
Nella puntata 583 vi portiamo in un viaggio che attraversa mondi molto diversi ma uniti da un filo comune: l’innovazione scientifica che cambia il modo in cui comprendiamo e costruiamo la realtà.
Nella puntata 582 esploriamo tre modi diversi di indagare la mente e la realtà: dalla creatività che mantiene giovane il cervello, al sonno che regola emozioni e memoria, fino alle misurazioni quantistiche che sfidano i limiti stessi della conoscenza.
Pesci cartilaginei sugli scudi in questo episodio 581, che si apre con Luca che ci spiega come si stia cercando di riprodurre il movimento delle “ali” delle razze, che sembra produrre vortici in grado di scacciare i batteri dalla pelle delle razze stesse.
In questa puntata 579 Ilaria e Valeria vi portano in un viaggio che passa dai laboratori di biologia ai prati fioriti, con una sosta con Giuliana nel mondo dell’intelligenza artificiale.
Per la puntata di questa settimana, Kuna condivide i risultati di un recente articolo che mostra come le probabilità di un abbattimento dell’AMOC (il “nastro trasportatore” della corrente oceanica che contribuisce alla relativa mitezza del clima nordeuropeo) siano meno basse di quanto pensassimo, e che il tipping point oltre il quale l’evento diventerebbe inevitabile potrebbe essere a poche decadi di distanza.
La puntata 577 del nostro podcast vede alla conduzione Andrea e Giorgio, per una puntata molto atomica!
Giorgio ci parla dell’arricchimento dell’uranio, un argomento molto di attualità fino a qualche settimana fa, ma ci siamo presi del tempo, in modo da poterlo trattare dal punto di vista tecnico e scientifico, senza scottarci con l’attualità.
Puntata 575. Valeria ci parla del ruoto dei virus per riattivare i tumori e causare recidive anticipatamente.
Nel nostro intervento esterno, Luca intervista Giovanni Pagliaro, biologo nutrizionista, per parlare della demonizzazione dei carboidrati e di dieta cheto genica.
Puntata 574 con Anna e Marco ai microfoni. Anna ci racconta di come le zanzare abbiano diversi sistemi per trovare la loro preda e selezionare quella per loro migliore.
Se un cibo cade e lo raccogliamo entro cinque secondi è vero che non corriamo rischi di contaminazioni batteriche? Francesca ci spiega cosa ci dice la scienza al riguardo, e come il tipo di cibo e la superficie su cui cade possano influenzare il risultato.
A che età iniziamo a costruire i ricordi che poi ci porteremo avanti per il resto della vita? La domanda non è per niente banale e sulla memoria dei bambini escono articoli che ci aprono nuove prospettive, come questo, (che troviamo commentato qui e qui), di cui ci ha parlato Anna: facciamo fatica a riesumare certi ricordi remoti, ma iniziamo a immagazzinare informazioni quando siamo davvero piccolissimi.
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